Concetto




SPERIMENTAZIONE


Produzione Privata è Il laboratorio sperimentale di  Michele De Lucchi  

Nasce nel 1990 per dare continuità all’esperienza Memphis e, soprattutto, per progettare e realizzare oggetti sperimentali, liberi da committenza, con la massima  libertà espressiva. I progetti, indipendenti dalle logiche del mercato e dell’industria, hanno origine dal saper fare con le mani tipico dei mestieri artigiani e da una filosofia basata sull’analisi dei bisogni dell’uomo.


Molti oggetti di Produzione Privata custodiscono un racconto che ha i suoi riferimenti nella letteratura, nell’arte e nell’osservazione della natura. Sono lampade, vasi, sedie e oggetti inaspettati che prendono forma quando l’immaginazione incontra il giusto materiale e la giusta tecnica artigianale.





FILOSOFIA DI MICHELE


Tutto è soggetto al divenire. L’universo, il mondo di cui facciamo esperienza, la vita umana sono in continua trasformazione e tutto ciò che l’uomo produce, anche il design, merita di appartenere a questa evoluzione. Sperimentare significa seguire questo moto di espansione, forse destinato a non fermarsi mai. Man mano che si procede l’uomo ha bisogno di creare nuove idee di sviluppo, di capire quali possono essere le sue ambizioni e di sfidare la propria identità. Avanguardia è portare avanti per piccoli passi il senso di essere moderni, perché ogni volta che la modernità si raggiunge questa è già andata avanti.

Gli oggetti di Produzione Privata sono possibili immaginazioni, perché non esprimono solo se stessi ma sono un’interpretazione delle visioni dell’uomo da inserire nel proprio tempo e nel proprio spazio. Anche se abbiamo miliardi di sedie, miliardi di lampade e miliardi di tavoli c'è ancora spazio per creare nuove sedie, nuove lampade e nuovi tavoli in quanto gli oggetti si legano all’immaginario della loro epoca, partecipi e testimoni dell’evoluzione dei bisogni dell’uomo.


“Questa mia Produzione Privata l’ho fatta nascere perché mi sento sempre troppo lontano dai miei progetti: c’è spesso troppa distanza tra l’intimo mondo del progetto e il disincantato mondo consumista della produzione, dell’uso e della distruzione. Mi piacerebbe ricaricare i prodotti di una valenza più ricca di sentimenti e umanità, estirpando l'indifferenza dello standardizzato prodotto di massa. Mi piacerebbe riuscire a ottenere oggetti che non si scaricano nelle varie fasi della comunicazione, diffusione, distribuzione, vendita, uso e abbandono, inevitabile per gli oggetti che non comunicano più nulla. Mi piacerebbe forse più di tutto agguantare l’ambizione di poter vivere la professione un po’ meno da “professionista” e un po’ più da “artigiano”. Mi è sempre rimasta ideale la condizione di “creare” e “produrre” contemporaneamente e la realizzo oggi, con l’aiuto dei bravi artigiani italiani, trasformando il mio studio in una specie di bottega di artista rinascimentale”.  Michele De Lucchi




 


ARTIGIANATO:  LAVORARE E PENSARE CON LE MANI


“L'artigianato non è solo un tema centrale del dibattito sulla modernità ma anche uno stile di vita molto attuale nel momento della digitalizzazione del mondo. Fare le cose con le mani permette pur sempre di affrontare la vita con equilibrio. Molti sociologi, antropologi, medici e scienziati stanno analizzando il tema nel rapporto tra industria e artigianato, tecnologia e manualità, lavoro individuale e di team.
Essere artigiani è una bellissima prerogativa e un grandissimo vantaggio. È prima di tutto segnale di apprezzamento e di ricerca di qualità. Un artigiano che lavora con le mani ha una relazione diretta con quello che produce e quindi sa che quello che esce dalle sue mani lo rappresenta e non accetta mai che non corrisponda alla sua idea di perfezione.
Ha poi la possibilità di verificare in continuazione l'evoluzione delle proprie abilità e questo è motivo di gratificazione e soddisfazione. Soprattutto quando si sperimenta e si cercano cose nuove e il risultato appaga perché migliore, giusto, innovativo.
Facendo si impara, come si dice, e per imparare bisogna essere liberi dalla paura di sbagliare e sicuri che l'errore è parte integrante del processo evolutivo. Quindi l'artigianato ha il vantaggio di poter sbagliare, di riconoscere velocemente il proprio errore, di porvi rimedio velocemente ed evitare di ripeterlo.
Sbagliando si impara, come giustamente si dice, e non si subisce la paralisi di chi ha paura di tentare il nuovo e rimane inutilmente ad aspettare di saper nuotare prima di entrare in acqua”.



“La mano è ciò che rende visibile, corporeo e grave il pensiero”.
“La mano è lo strumento che realizza una visione”.
“Pensare con le mani è concepire in atti”.

Denis De Rougemont, Pensare con le mani, 1936-37

“Le mie ispirazioni più grandi arrivano dalle combinazioni più strane e inaspettate di diverse posizioni culturali, tecniche, scientifiche e artistiche. Il mondo è sempre più un grande brodo dove tutto si combina e dove l'abilità consiste nel captare aggregazioni mai prese in considerazione prima.”  Michele De Lucchi



 

LABORATORI


Produzione Privata è fatta di sette laboratori, ognuno dedicato a un materiale o a un concetto progettuale: vetro, legno, metallo, marmo, ceramica e porcellana, ready-made, macchine minime. Ogni materiale può essere trasformato, lavorato, interpretato secondo vari processi e i prodotti vengono sviluppati secondo le tradizionali tecniche manuali, ma anche sperimentando l’artigianato che si avvale della tecnologia.